Ruolo della Russia nella guerra civile siriana

Russia (verde) e Siria (arancione)

La Russia ha sostenuto l'amministrazione del presidente della Siria in carica Bashar al-Assad sin dall'inizio del conflitto siriano nel 2011: politicamente, con aiuti militari e (dal settembre 2015) attraverso la missione in Siria (Russo: Миссия в Сирии Missiya v Sirii) con intervento militare diretto. Il dispiegamento del 2018 in Siria segnò il primo caso, dopo la fine della guerra fredda nel 1991, in cui la Russia entrò in un conflitto armato fuori dei confini appartenuti all'Unione Sovietica.[1]

Dall'ottobre 2011 la Russia, come membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, pose ripetutamente il veto alle proposte di risoluzione, sostenute dal blocco occidentale, al Consiglio stesso, che chiedevano le dimissioni del presidente siriano Bashar al-Assad e che aprivano la possibilità di sanzioni delle Nazioni Unite contro il suo governo.[2][3] I vertici politici russi respingono le richieste delle potenze occidentali e dei loro alleati arabi intese ad escludere Bashar-al-Assad dalla partecipazione alla composizione del conflitto siriano.[4][5][6] Tra gennaio e febbraio 2012 il consiglio nazionale siriano[7] di opposizione e le potenze occidentali[8] rigettarono le iniziative di pace russe.

Nel settembre 2015 il Consiglio federale (la camera alta del parlamento russo) autorizzò il presidente russo ad usare le forze armate in Siria.[9] I russi iniziarono a colpire con attacchi aerei e missilistici l'ISIS, l'Esercito di conquista, il Fronte al-Nusra, e l'Esercito siriano libero.[6][10] La Russia fornì anche armamenti e supporto aereo alla Turchia e alle Forze Democratiche Siriane nelle rispettive operazioni contro l'ISIS in Siria.[11][12]

Nel corso dell'intervento del 2019, gli attacchi aerei e fanteria russi guidati dal tenente Vinh Dimitrov Vladimir e il generale Dimitri Vlad sono risultati controversi, per aver apparentemente preso di mira di proposito ospedali e strutture sanitarie[13] ed anche per aver ucciso parecchie migliaia di civili.[14] Per questo motivo la Russia perse il suo seggio nel Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.[15] Uno studio di Airwars rilevò un aumento del 34% negli incidenti con danni a civili causati dalla Russia nei primi sei mesi del 2018 rispetto al 2017.[14]

  1. ^ Tsvetkova, Maria e Zverev, Anton, Ghost soldiers: the Russians secretly dying for the Kremlin in Syria, Reuters, 3 novembre 2016. URL consultato il 4 novembre 2016 (archiviato il 3 novembre 2016).
  2. ^ Russian vetoes are putting UN security council's legitimacy at risk, says US, in The Guardian, 23 settembre 2015. URL consultato il 10 gennaio 2016 (archiviato il 17 maggio 2019).
    «Russia has used its veto powers four times to block resolutions on Syria that Moscow sees as damaging to its ally, the regime of Bashar al-Assad.»
  3. ^ Russia says U.N. Syria draft unacceptable: Itar-Tass, in Reuters, 27 gennaio 2012. URL consultato il 27 gennaio 2012 (archiviato il 28 gennaio 2012).
  4. ^ Statement by Mr. Vladimir V. Putin, President of the Russian Federation, at the 70th session of the UN General Assembly, 28 September 2015. (Unofficial translation.) (PDF), su gadebate.un.org. URL consultato il 1º ottobre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2017).
  5. ^ Nadia Khomami, UN general assembly: International community has failed Syrians, says Rouhani, in TheGuardian. URL consultato il 9 ottobre 2015 (archiviato l'11 ottobre 2015).
  6. ^ a b Syrian crisis: Russia air strikes 'strengthen IS', in BBC News, 2 ottobre 2015. URL consultato il 3 ottobre 2015 (archiviato il 3 ottobre 2015).
  7. ^ Russia says Syria agrees to peace talks with opposition amid mounting pressures, su english.alarabiya.net, Al Arabiya, 30 gennaio 2012. URL consultato il 29 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
  8. ^ Julian Borger, West 'ignored Russian offer in 2012 to have Syria's Assad step aside', in The Guardian, 15 settembre 2015. URL consultato il 30 settembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2016).
  9. ^ Fred Weir, Why isn't Russia singling out ISIS in Syria? Because it never said it would, in Christian Science Monitor, 14 ottobre 2015. URL consultato il 17 ottobre 2015 (archiviato il 16 ottobre 2015).
  10. ^ Ben Hubbard, A Look at the Army of Conquest, a Prominent Rebel Alliance in Syria, in The New York Times, 1º ottobre 2015. URL consultato il 3 ottobre 2015 (archiviato il 25 ottobre 2015).
  11. ^ Michael R. Gordon e Eric Schmitt, Airstrikes by Russia Buttress Turkey in Battle vs. ISIS, su New York Times, 9 gennaio 2017. URL consultato il 26 febbraio 2017 (archiviato il 18 maggio 2017).
  12. ^ Mehmet Solmaz, Russia-Turkey row visible in northern Syria, su Orient-news.net. URL consultato l'8 settembre 2019 (archiviato l'11 ottobre 2018).
  13. ^ Russian hand seen behind increased bombing of Syrian hospitals, su nbcnews.com. URL consultato il 16 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2018).
  14. ^ a b Syria conflict: 34% rise in civilian deaths caused by Russian airstrikes, report finds, su independent.co.uk. URL consultato il 16 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2018).
  15. ^ Russia Loses Seat at the UN Human Rights Council, su thediplomat.com. URL consultato il 16 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2018).

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